Sono 70 km fatti in due giorni sui quali ci sarebbe molto da scrivere, ma il secondo giorno ho perso lo smartphone lungo il percorso e ancora mi girano le scatole, per cui non scriverò nulla...
Tempo impiegato 8 + 8= 16 ore.
70 Km ca.
2-07-2010
A distanza di un mese, avendo un pò sbollito, aggiungo qualche nota prima che mi si oblii tutto.
Parcheggiato vicino la stazione di Porto d'Ascoli. Tutto il tragitto della prima giornata è stato abbastanza opaco. Quasi 5 Km di deviazione solo per attraversare il Tronto, e, per accorciare, ho dovuto pure utilizzare il ponte della ferrovia, munito per fortuna di passaggio pedonale, ma interdetto comunque al pubblico passaggio. Per colmo della sfiga, c'erano pure gli addetti nei paraggi, per cui la cosa è stata giocoforza furtiva, con tanto di corsa nell'argine opposto per evitare di venire bloccato da qualche solerte funzionario...
Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova e infine Roseto sono i centri che ho toccato in questa prima giornata e mi è parso di girare a Viserbella...
A Roseto sono arrivato alle 21,30, allungando anche di 3 Km, non avendo calcolato bene la sua posizione, e..., sorpresa delle sorprese, ...non c'erano treni fino al giorno successivo alle 5,40! Ho quindi telefonato a casa per avvisare del fattaccio e ...farmi pure un pò confortare (ghgh!), e mi sono preparato ad affrontare la notte in stazione ma non prima di aver svuotato di ogni cosa commestibile il bar della stazione, fortunatamente, anche se per poco, ancora aperto.
La notte è stata durina. Su panca in legno con luce abbagliante e con treni in transito ogni 15 minuti che facevano tremare le tre suppellettili presenti. Fumato tanto e letto tutti i graffiti della sala. Poi riletti, e poi riletti. Poi, stancatomi, me ne sono uscito a fare un giro in paese. Trovato quotidiano sportivo su panchina, ho letto pure quello! Ritorno in stazione. Verificata l'impossibilità di addormentarmi mi sono orientato verso la vicina spiaggia. Provato a dormire su scivolo-castello per bambini. Ho solo fumato. Ritorno in stazione per il freddo e presenza di nottambuli. Ritorno in spiaggia dopo aver intravisto macchina polizia e siccome ero privo di documenti, non ho voluto farne la conoscenza.
Finalmente la salvezza: un bagno di un bar lasciato aperto e con la luce accesa! Spazioso e pulitissimo, mettendo delle piattaforme da spiaggia sul pavimento è stata la mia stanza d'albergo. Appena chiuso a chiave ho tirato un sospiro di sollievo e usando per cuscino dei rotoloni di carta, finalmente mi sono addormentato. Qui ho maturato lentamente l'idea di non tornare all'auto l'indomani, ma di continuare con una seconda tappa a piedi.
Verso le 4,30 ero deciso, avrei continuato il mio cammino.
Un leggero bagliore sull'acqua preannunciava l'alba in arrivo. A dire il vero credevo che l'alba spuntasse molto dopo!! :)
Ok, risistemo la mia stanza d'albergo come ogni buon cliente che si rispetti, e parto.
Era praticamente ancora buio, ma iniziava a vedersi qualcosa. Un pescatore sulla spiaggia data l'ora mi guarda stupito di questa inusuale compagnia.
Verso le 7 inizia a far caldo ed uso il sistema del giorno prima per proteggermi le braccia dal sole: acqua e strato di sabbia bagnata da sostituirsi una volta diventata asciutta. Perfetto. L'unica cosa antipatica è che bisogna sopportare lo sguardo stupito di chi ti incrocia e che pensa tu abbia le braccia piene di croste per chissà quale malattia o incidente! :)
Passo Pineto, l'unico posto che mi sia effettivamente piaciuto di tutto il viaggio. Prima faccio anche l'ultima telefonata, e sarà l'ultima volta che vedrò il mio caro smartphone. Mi fermo alla torre: vescica al piede sinistro. Scoprirò solo a casa di avere messo per tutto il viaggio le scarpe sbagliate: le 41 invece delle 42. Purtroppo sono identiche ed il controllo del numero questa volta ha miseramente toppato!
Silvi Marina, Montesilvano e Pescara li ho quindi fatte zoppicando vistosamente. Neanche questo tratto di costa mi ha entusiasmato particolarmente. Forse anche per via del piede sofferente.
Montesilvano e soprattutto Pescara, però, sono notevoli dal punto di vista turistico. Attrezzate veramente come forse solo Rimini, procedendo verso nord, lo è.
A Montesilvano, dopo un passaggio in farmacia per la perdita della crema protettiva, mi rendo conto, in un bar, di aver perduto pure il cellulare. Ho sofferto in silenzio ma il mio panico si è trasferito a tutti gli astanti del locale: evidentemente lo stato d'animo è stato rumorosissimo, altrochè!!! :)
Imprecazioni mute a gogò, ed avvilimento, fino alla stazione di Pescara, raggiunta verso le 13, dopo un percorso, anche cittadino, che mi è parso interminabile.
Treno alle 14 e qualcosa.
Ritorno alla macchina, dopo due giorni di assenza, verso le 15. Era ancora lì: meno male! :)
A questo punto ritorno in autostrada alla torre di Pineto nel punto dove mi ero fermato in un varco in un boschetto, pensando, e sperando, di aver perduto lì lo smartphone. Non c'era: fatti 100 Km in più in auto per nulla. Ho telefonato a casa dal distributore di metano con un cellulare gentilmente prestato dal titolare del bar dell'area di servizio. Aveva un cellulare: che invidia! :)
Ritorno a casa. Stanco e amareggiato.
Una grande consolazione: mi sono portato a casa, pur con qualche traversìa, altri 70 Km del mio cammino verso il Gargano. :)
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