lunedì 18 ottobre 2010

Martedì 12 ottobre - Morciano->lungoconca ...e ritorno

Due ore e mezza di cammino nel pomeriggio. Parcheggio al campo sportivo di Morciano, ingresso nel parco cittadino e poi proseguimento sul sentiero in destra orografica del fiume, direzione mare. Questo sentiero ciclabile, parzialmente percorso per 4-5 Km, giungerebbe fino all'invaso sul Conca in prossimità della costa, per poi proseguire fino alla spiaggia, per un totale di una quindicina di chilometri (ma dovrebbe svilupparsi anche a monte di Morciano: fino a dove di preciso al momento non saprei).
Il sentiero percorso è piacevole perchè tranquillo ed immerso nel verde, ma col contatto visivo sulla destra con le attività dell'uomo: case e strade fino al bordo del terrazzo alluvionale (ed oltre, a volte), campi coltivati e, sullo sfondo, colline forse già troppo antropizzate.
Arrivato all'attraversamento di fortuna sul fiume Conca, utilizzato con modeste portate anche dai mezzi di trasporto, comincia il ritorno in sinistra orografica che però, per l'assenza di un sentiero di lungofiume, deve avvenire su strade pubbliche asfaltate.
In realtà, volendo, qualche breve alternativa all'asfalto, in particolare all'inizio, si potrebbe anche trovare. Ma non è certo una scelta significativa nell'economia di questo itinerario.
Ottime e gustosissime le meline che all'aspetto parevano patite e malaticcie.
Altre note particolari sul ritorno non ce ne sono, se si esclude che uscendo dalle stradine interne per prendere la Riccione-Morciano, ci si espone alla pericolosità di una strada dal grande traffico, eterogeneo e veloce.

Totale 11 Km ca.

domenica 10 ottobre 2010

Venerdì 24 settembre: Rimini->Riccione

Percorso nel pomeriggio il tratto di spiaggia tra Rimini e Riccione.
Pioggerella verso le colonie di Miramare. Risalita dalla spiaggia e riparo alla fermata dell'autobus davanti alle Conchiglie. Ripresa la camminata dopo una decina di minuti, con ancora qualche gocciolina attardatasi nei sentieri del cielo...
In tutto il percorso incrociate ben 7 persone all'opera con il metal-detector.
Attesa in stazione allietata da bellissima studentessa sulla banchina di fronte. Quando si è stanchi occorrono mezzi di conforto e la piadina con prosciutto, la bibita ed il Kinder Bueno, evidentemente, non mi erano bastati! :)

Totale 12 Km ca..

Lunedì 20 settembre: Rimini->Cesenatico

Da grattacielo a grattacielo. Toccato (letteralmente) il grattacielo di Rimini alle 14 e quello di Cesenatico (sempre letteralmente, of course) alle 20. 6 ore di cammino: forse troppe, ma mi sfugge la distanza esatta percorsa. Se fossero 24 Km sarei nella media, ma pensavo fossero un pò di meno.
Comunque, il percorso è stato fatto tutto sulla spiaggia, partendo da San Giuliano. Diversi murales nuovi a San Giuliano Mare sulla sponda destra del deviatore.
Buone le condizioni meteo. Poca gente in spiaggia, densità di affollamento quasi invernale. Rifornimento viveri in mini-market a Igea Marina. Troppi snack!! Panino con prosciutto, bibite, banane, Kinder Bueno, Ringo ed altri biscotti. Insomma un guazzabuglio di calorie!!
Varcato il Rubicone solita sensazione di avere il grattacielo di Cesenatico ormai prossimo, a portata di mano, ma di non riuscire mai a raggiungerlo! Raggiunto a fatica, con piedi di fuoco. Rientro attraverso la città per raggiungere la stazione. Biglietteria automatica, ma senza spicci, solo con banconote grosse, un viaggiatore si offre di pagarmi il biglietto: 2,50€. Grazie a lui! :)

PS: la sera prima (domenica), dopo il commiato da Patrizia, non potendo prender sonno son dovuto uscire alle 23,30 per fare i 6 soliti chilometri Via Emilia-Ponte di Tiberio-Via Marecchiese. Ha funzionato: dormivo già per strada negli ultimi 300 metri. :)

Totale ca.: 30Km (24+6)

martedì 24 agosto 2010

Dal 18 al 21 agosto -> Conero

Terminato un pezzetto d'Italia che mi ero lasciato indietro per affrontarlo in condizioni climatiche adeguate, dato che erano probabili immersioni in acqua.
Partenza da casa verso le 14 ed arrivo alle 15,30. Base al camping Bellamare di Porto Recanati, proprio sul confine con il territorio del comune di Numana. Pomeriggio a sistemare le cose, poi data l'ora tarda, invece che fare qualsiasi itinerario, ripiego sui mercatini. Alle 19,30 ci rivolgiamo ugualmente verso una meta: il Passetto. Lo scopo è solo quello di dare un'occhiata per il giorno dopo, ma senza volerlo riusciamo a fare, prima che faccia buio, tutto il tratto fino al porto di Ancona, esclusa l'ultima spiaggia perchè impossibile da raggiungere stando all'asciutto.
Una passeggiata affascinante, un insieme ricco di valori ambientali e anche "viaggio nel tempo" per la presenza delle vecchie grotte di pescatori scavate alla base della falesia. Un microcosmo di colori e vitalità che pare provenire direttamente dall'800 e che viene oggi utilizzato dalle famiglie per il loro soggiorno giornaliero al mare, in un'atmosfera conviviale, genuina, bucolica. Il tutto a due passi dalla sovrastante metropoli. E da un'altra epoca.
Ritorno con l'ascensore.

To be continued...

-giovedì mattina: campeggio -> Porto Recanati. Percorsa la spiaggia a piedi dal camping fino alla stazione di Porto Recanati per un totale di circa 7 Km. La spiaggia è interamente ghiaiosa e richiede un certo sforzo a chi vuole godersela per passeggiare. Data l'ora prematura, alta presenza di pescatori sulla riva, quindi, per noi, persone, canne e fili invisibili da evitare proprio sulla linea del nostro percorso e assenza invece di bagnanti sul resto della spiaggia. Trovato un libro, sugli scogli a sponda di un rilevato stradale, notato dall'alto e recuperato (a mio dire) con un certo ardire. :)
Arrivo a Porto Recanati ed attesa di mezz'ora del pulmann del ritorno, nella piazza principale. Dal pulmann le spiaggie percorse poco prima, e semideserte, si mostravano ora invece gremite di bagnanti.
Pomeriggio Passetto verso sud. Siamo arrivati tardi, verso le 14. Parcheggio al monumento ai caduti: 5 ore. Ne utilizzeremo solo una. Discesa la scalinata, ci dirigiamo verso sud in una zona in cui sarebbe vietato l'accesso da recinzioni e cartelli in bella mostra. Quasi subito la percorrenza all'asciutto diviene impraticabile. Ci mettiamo i sandalini di plastica legando le scarpe agli zaini e attraversiamo i primi tratti con l'acqua al ginocchio. Rocce a volte scabre e sicure, ed altre volte limacciose e scivolose, preannunciano quello che sembrerebbe un percorso meno facile del previsto. Anche perchè il nostro obiettivo sarebbe quello di dirigerci verso Portonovo che dista circa 10 Km, e percorrere almeno metà percorso, fino ad uno strapiombo ben nitido in cartina, altri strapiombi meno nitidi e zone di difficile accesso permettendo. Dopo una mia inaspettata scivolata con caduta all'indietro sulla roccia, ma senza conseguenze perchè attutita per fortuna da acqua e zaino, approdiamo alla parte sud delle grotte di Ancona. Anche qui si ripete la magia ed il fascino di queste originali costruzioni. Un lungo marciapiede di larghezza variabile ma che non supera mai pochi metri, collega tutte le "grotte" di questa parte della costa tra di loro e contemporaneamente le congiunge agli scivoli e agli approdi delle barche. Purtroppo però questo marciapiede ad un certo punto finisce e termina lì anche il percorso di chi vuole farsi a piedi il Conero partendo da Ancona senza immergersi completamente in acqua. A piedi non si va oltre ed avremo percorso, dal Passetto, probabilmente meno di un chilometro. Ad attutire la delusione della prematura fine dell'impresa, una chiaccherata con una ragazza che ha ereditato una grotta dal padre, la quale ci ha spiegato un pò di cose sulla storia passata e recente di queste caratteristiche costruzioni e sull'umanità che vi gravita. Ritorno dal sentiero utilizzato dai "grottaroli" della zona, che sbuca in un giardino pubblico a terrazze poco sopra al Passetto.


-venerdì Numana verso nord. Percorso il lungocosta dall'estremità meridionale del Conero, rappresentata da Numana, in direzione nord. In realtà il percorso è stato brevissimo, perchè oltrepassata la darsena di Numana non è che ci sia tanto da percorrere: dopo poche centinaia di metri uno strapiombo sull'acqua impedisce la percorrenza a piedi. Bella però la spiaggia ed il contesto.
Siamo quindi tornati in macchina (avevamo pagato per 5 ore e ne sono avanzate 3 e mezza, regalate ad un parcheggiatore) e ci siamo diretti a Sirolo, per fare il medesimo percorso all'incontrario. Parcheggiato sotto il paese a poca distanza dal centro, siamo arrivati alla spiaggia Urbani a piedi dopo una bella camminata nel bosco. Dalla spiaggia ci siamo diretti verso Numana, ma il percorso è stato brevissimo, voltato l'angolo della grotta a sud, le rocce troppo inclinate ci hanno fatto desistere quasi subito, dato il pericolo molto concreto di scivolamenti con annessa caduta in acqua dopo rovinosa scivolata di alcuni metri sulla roccia viva (quasi liscia, ma poco invitante ugualmente). Si vedeva gente oltre quel punto, ma probabilmente o erano bravi equilibristi o sono arrivati lì a nuoto. Io francamente per guadagnare cento metri non me la son sentita di fare un corpo a corpo con la forza di gravità ed abusare del mio senso di equilbrio fino al suo limite. La cosa bella però è stata che da lì si vedeva chiaramente il punto in cui eravamo poco prima a Numana. Distava poche centinaia di metri. Era a portata di voce.
A questo punto siamo tornati indietro subito e ci siamo diretti verso nord. Qui il percorso è stato di tutt'altro respiro. Dalle spiagge più affollate via via verso angoli sempre meno frequentati e percorsi solo da pochi avventurosi. Frequenti i passaggi in qualche spanna d'acqua. Avanti fino a dove le rocce a strapiombo sull'acqua hanno reso anche qui impossibile il proseguimento. A questo punto mi sono spinto un pò oltre immergendomi in acqua per guadagnare qualche decina di metri di percorso, laddove le rocce non verticali permettevano ancora di risalire dall'acqua. Ho sperato così, cambiando il punto di osservazione, di intravvedere qualcosa delle Due Sorelle, ma niente da fare, una curva della roccia le nascondeva ancora gelosamente. A questo punto ho provato ad andare al largo a nuoto fino ad uno scoglio, ma ancora niente. Dallo scoglio mi sono ulteriormente spinto al largo di una cinquantina di metri e finalmente le ho viste. Certo, la situazione non era ottimale quanto a relax, ma almeno le ho viste. Distavano da quel punto forse 6-700 metri.
Il ritorno dall'acqua è stato abbastanza faticoso. Arrivato all'approdo sulle rocce, giramenti di testa mi hanno fatto capire da quanto tempo non nuotassi più e quanto poco salutare sia il fumare. Il ritorno alla spiaggia Urbani è stato invece leggero, data la soddisfazione interiore di essermi spinto fino quasi alle Due Sorelle e, comunque, di averle viste da abbastanza vicino.
Ritorno al centro di Sirolo con autobus, atteso senza fretta per circa 40 minuti, ma avrebbero potuto essere anche 3-4-5 ore: dopo quel popo di camminata, chi avrebbe avuto voglia di farsi a piedi tutta la salita? Noi no! :)


-sabato mattina dal camping a Numana. Pomeriggio Portonuovo

Totale 30 Km ca.

martedì 10 agosto 2010

Domenica 8 agosto: Novafeltria -> Secchiano ...e ritorno

Bel giro, con Patrizia, di 12 Km circa con partenza al ponte di Novafeltria. Abbiamo costeggiato il fiume Marecchia sulla sponda destra percorrendo la stradina asfaltata che con varie curve e leggeri saliscendi porta fino al ponte di Secchiano. Tratto agevole e piacevole perchè alberato e ombroso e con un'arietta giusta. In prossimità del secondo ponte, breve deviazione per visitare un ghetto di case recentemente ed esemplarmente restaurato (notato solo di sfuggita altre volte passando in auto).
Segue attraversamento del ponte (con piccolo aereo che ci sfiora le teste) e ritorno a Novafeltria passando questa volta lungo il sentiero ciclabile/pedonale in sponda sinistra.
Nei pressi di Novafeltria, stupendo il sentiero che passa sullo stretto argine della fossa dei mulini tra un verde rigoglioso e rocce che disegnano piacevoli scenografie. Un ambiente suggestivo e insospettabile, proprio sotto la strada in corrispondenza dell'ultima curva sulla Marecchiese, prima del centro abitato. Nelle acque limpide del piccolo canale dei mulini tra la ricca fauna presente in zona (evidenziata anche da una tabella esplicativa presente in loco) abbiamo incontrato rane e biscie d'acqua.
Nel proseguimento del percorso il sentiero diviene parco cittadino e la nostra coupè gialla era lì al termine che ci aspettava. :)

Totale 12 Km ca.

venerdì 2 luglio 2010

Domenica 27 giugno - San Leo -> Tausano ...e ritorno

Finalmente realizzato il tragitto che forse da più tempo (e parlo di qualche decennio), rispetto ad ogni altro, desideravo fare. Percorse con Patrizia le coste da San Leo a Tausano (in linea d'aria, sopra Ponte Santa Maria Maddalena), passando sul crinale all'andata e a mezzacosta al ritorno (strada bianca che conduce al convento di Sant'Igne). Panorama bellissimo e sentiero molto più facile del previsto, se si esclude la ripida salita in corrispondenza della sella, che avremmo potuto però evitare seguendo un itinerario alternativo per aggirare le ripide pareti. Tutte le cime necessitano di brevi deviazioni per essere visitate: ne vale la pena soprattutto per via dei panorami verso sud-est che vi si possono ammirare.
Note caratteristiche: gli odori di pino ed un brulicare e ronzare di insetti che avrebbero riconciliato con la vita anche un rassegnato cronico. Tempo caldo, ma il percorso è stato perlopiù ombroso dato che si snoda per buona parte in mezzo a zone boschive.
Festa in corso a San Leo.

Totale 10 Km ca.

Martedì 22 giugno - Coriano ->Morciano ...e ritorno

Partenza alle 11 da Coriano. Poi S.Savino, Croce, Morciano, San Clemente e ritorno a Coriano. Senza infamia e senza lode. L'unica cosa degna di nota è che è maturata in me l'intenzione seria di evitare d'ora in poi le strade asfaltate e trafficate.
Visite telegrafiche ai centri di San Savino e San Clemente (in cui si può anche notare la nuova piazza dedicata a Don Oreste Benzi, nativo del luogo).
Rifornimento di frutta al fruttivendolo sull'incrocio in fondo alla discesa di Croce sulla strada per Morciano. Lo facevo più rùstego, come negozio, invece è quasi fighetto. Qui ho poi tentato di fare il lungoconca fino a Morciano, ma non ho trovato sentieri praticabili.
Beh, si, la deviazione è comunque servita a qualcosa: sulla strada per Gemmano, sul ciglio, ho trovato un bel paio di occhiali protettivi da lavoro. hihi :)

Totale 18 Km ca.

Aggiungo delle info per venerdì 18 giugno, perchè recandomi a Bolzano per l'acquisto di una enciclopediona (tre cani, staccato, visto lo stato di conservazione) che si è rivelata poi una ciòfeca come condizioni, alla faccia del venditore integerrimo che l'aveva descritta come perfetta (dal quale poi mi son dovuto defilare con scuse pietose), ne ho approfittato per visitare il centro storico della città.
Ho parcheggiato in piazza Mazzini, vicino al Monumento della Vittoria.
Poi mi sono addentrato nel cuore pulsante della città: Piazza delle Erbe, Via dei Portici, passaggi-cunicoli che traforano gli isolati da parte a parte, il Duomo, Chiesa dei Domenicani con la cappella di scuola giottesca ed il chiostro, il museo archeologico con l'uomo di Similaun (che da solo vale il viaggio), il parco fluviale, Castel Mareccio, stradine e percorsi affascinanti, con la cornice di montagne decisamente inusuali per un romagnolo come me... Alcuni edifici dedicati a Sissi ed una chiesa fine ottocento in stile Castello di Neuschwanstein, uniti al fatto che per tutta la giornata non ho sentito altro che parlare in tedesco, mi hanno fatto tornare con la memoria al giro di 2 anni fa nei castelli di Ludwig in Baviera.
Al ritorno, in auto, uscendo dall'autostrada, ho fatto il lungogarda fino a Gardaland. La metà superiore del Lago di Garda, in mezzo ad alti monti, è a dir poco SPLENDIDA.
Ah, dimenticavo, dopo tanta fatica profusa nel viaggio per puro amor di cultura, una risatona ci sta proprio bene: ahahahah! E chi pensa che si rida così solo nei fumetti è un annichilante e compassionevole asino di prima categoria. Lasciate fare, lasciate fare. Ho le mie ragioni. :)

Totale 5 Km ca.

venerdì 4 giugno 2010

Venerdì 4 giugno - Carpegna

Fatto oggi il giro di Carpegna. Tempo impiegato 4 ore e un quarto per 16 Km.
Parcheggiato alle ore 10,30 di fianco al palazzo storico di Carpegna, salita fino al Cippo e poi nel proseguimento della strada riservata alla forestale. Su fino alla cima con un tempo atmosferico altalenante tra sole e nubi. Tutta la strada in salita è stata addobbata con tributi ed omaggi a Pantani. Cartelli, scritte, citazioni di frasi riferite alla località ("E' sul Carpegna che ho preparato tante mie vittorie", "Il Carpegna mi basta"). Bella statua al Cippo e in cima alla salita nel punto più alto. Da quest'ultimo punto, la visuale sulla foresta di Sasso Simone e Simoncello è mozzafiato. Data l'altezza maggiore del Carpegna si scorgono anche particolari della loro superficie. Incrociati numerosi ciclisti ed una sola escursionista che faceva il mio stesso percorso ma in senso inverso.

Totale 16 Km ca.

giovedì 3 giugno 2010

Lunedì 21 maggio - Percorso cittadino

Camminata tranquilla in serata con Patrizia e Catia. Via Marecchiese, Via Circonvallazione Occidentale, Arco d'Augusto, Parco Cervi verso la Fiera, Parco Fiera, lungoausa.

Totale 8 Km ca.

Domenica 30 maggio - Viserba

Giro con Patrizia di una decina di Km, da casa all'ex deposito Sacramora e relativo bosco, alla ex corderia di Viserba. Poi mare e lungofiume fino a casa.
La visita alla corderia è stata davvero suggestiva ed è stata sicuramente la nota caratteristica della giornata. I capannoni fatiscenti circondati dai rovi, le parti di macchinari, i forni, ma soprattutto l'ala dedicata a carceri dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Ancora, i serbatoi ausiliari di carburante degli aerei e gli affreschi dei tedeschi.
Ignari della sua presenza, quando ci si presenta davanti lo stanzone con i telai dei letti in mezzo e la fila di porte blindate su ogni lato che sevivano a chiudere piccole stanze, ci ciamo chiesti: sembra un campo di concentramento? Poi, a casa, con grande mio stupore su Wikipedia abbiamo letto che è stato un campo di prigionia tedesco, in cui è stato detenuto anche Alberto Marvelli.
Al ritorno, tanto per rientrare nel presente, ho acquistato a Rivabella un bel cappellino verde per completare ottimamente la divisa clorofilliana. :)

Totale 10 Km ca.

mercoledì 26 maggio 2010

25-26 maggio - Porto d'Ascoli -> Pescara

Sono 70 km fatti in due giorni sui quali ci sarebbe molto da scrivere, ma il secondo giorno ho perso lo smartphone lungo il percorso e ancora mi girano le scatole, per cui non scriverò nulla...
Tempo impiegato 8 + 8= 16 ore.

70 Km ca.

2-07-2010
A distanza di un mese, avendo un pò sbollito, aggiungo qualche nota prima che mi si oblii tutto.
Parcheggiato vicino la stazione di Porto d'Ascoli. Tutto il tragitto della prima giornata è stato abbastanza opaco. Quasi 5 Km di deviazione solo per attraversare il Tronto, e, per accorciare, ho dovuto pure utilizzare il ponte della ferrovia, munito per fortuna di passaggio pedonale, ma interdetto comunque al pubblico passaggio. Per colmo della sfiga, c'erano pure gli addetti nei paraggi, per cui la cosa è stata giocoforza furtiva, con tanto di corsa nell'argine opposto per evitare di venire bloccato da qualche solerte funzionario...
Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova e infine Roseto sono i centri che ho toccato in questa prima giornata e mi è parso di girare a Viserbella...
A Roseto sono arrivato alle 21,30, allungando anche di 3 Km, non avendo calcolato bene la sua posizione, e..., sorpresa delle sorprese, ...non c'erano treni fino al giorno successivo alle 5,40! Ho quindi telefonato a casa per avvisare del fattaccio e ...farmi pure un pò confortare (ghgh!), e mi sono preparato ad affrontare la notte in stazione ma non prima di aver svuotato di ogni cosa commestibile il bar della stazione, fortunatamente, anche se per poco, ancora aperto.
La notte è stata durina. Su panca in legno con luce abbagliante e con treni in transito ogni 15 minuti che facevano tremare le tre suppellettili presenti. Fumato tanto e letto tutti i graffiti della sala. Poi riletti, e poi riletti. Poi, stancatomi, me ne sono uscito a fare un giro in paese. Trovato quotidiano sportivo su panchina, ho letto pure quello! Ritorno in stazione. Verificata l'impossibilità di addormentarmi mi sono orientato verso la vicina spiaggia. Provato a dormire su scivolo-castello per bambini. Ho solo fumato. Ritorno in stazione per il freddo e presenza di nottambuli. Ritorno in spiaggia dopo aver intravisto macchina polizia e siccome ero privo di documenti, non ho voluto farne la conoscenza.
Finalmente la salvezza: un bagno di un bar lasciato aperto e con la luce accesa! Spazioso e pulitissimo, mettendo delle piattaforme da spiaggia sul pavimento è stata la mia stanza d'albergo. Appena chiuso a chiave ho tirato un sospiro di sollievo e usando per cuscino dei rotoloni di carta, finalmente mi sono addormentato. Qui ho maturato lentamente l'idea di non tornare all'auto l'indomani, ma di continuare con una seconda tappa a piedi.
Verso le 4,30 ero deciso, avrei continuato il mio cammino.
Un leggero bagliore sull'acqua preannunciava l'alba in arrivo. A dire il vero credevo che l'alba spuntasse molto dopo!! :)
Ok, risistemo la mia stanza d'albergo come ogni buon cliente che si rispetti, e parto.
Era praticamente ancora buio, ma iniziava a vedersi qualcosa. Un pescatore sulla spiaggia data l'ora mi guarda stupito di questa inusuale compagnia.
Verso le 7 inizia a far caldo ed uso il sistema del giorno prima per proteggermi le braccia dal sole: acqua e strato di sabbia bagnata da sostituirsi una volta diventata asciutta. Perfetto. L'unica cosa antipatica è che bisogna sopportare lo sguardo stupito di chi ti incrocia e che pensa tu abbia le braccia piene di croste per chissà quale malattia o incidente! :)
Passo Pineto, l'unico posto che mi sia effettivamente piaciuto di tutto il viaggio. Prima faccio anche l'ultima telefonata, e sarà l'ultima volta che vedrò il mio caro smartphone. Mi fermo alla torre: vescica al piede sinistro. Scoprirò solo a casa di avere messo per tutto il viaggio le scarpe sbagliate: le 41 invece delle 42. Purtroppo sono identiche ed il controllo del numero questa volta ha miseramente toppato!
Silvi Marina, Montesilvano e Pescara li ho quindi fatte zoppicando vistosamente. Neanche questo tratto di costa mi ha entusiasmato particolarmente. Forse anche per via del piede sofferente.
Montesilvano e soprattutto Pescara, però, sono notevoli dal punto di vista turistico. Attrezzate veramente come forse solo Rimini, procedendo verso nord, lo è.
A Montesilvano, dopo un passaggio in farmacia per la perdita della crema protettiva, mi rendo conto, in un bar, di aver perduto pure il cellulare. Ho sofferto in silenzio ma il mio panico si è trasferito a tutti gli astanti del locale: evidentemente lo stato d'animo è stato rumorosissimo, altrochè!!! :)
Imprecazioni mute a gogò, ed avvilimento, fino alla stazione di Pescara, raggiunta verso le 13, dopo un percorso, anche cittadino, che mi è parso interminabile.
Treno alle 14 e qualcosa.
Ritorno alla macchina, dopo due giorni di assenza, verso le 15. Era ancora lì: meno male! :)
A questo punto ritorno in autostrada alla torre di Pineto nel punto dove mi ero fermato in un varco in un boschetto, pensando, e sperando, di aver perduto lì lo smartphone. Non c'era: fatti 100 Km in più in auto per nulla. Ho telefonato a casa dal distributore di metano con un cellulare gentilmente prestato dal titolare del bar dell'area di servizio. Aveva un cellulare: che invidia! :)
Ritorno a casa. Stanco e amareggiato.
Una grande consolazione: mi sono portato a casa, pur con qualche traversìa, altri 70 Km del mio cammino verso il Gargano. :)

domenica 23 maggio 2010

Domenica 16 maggio - San Marino

Percorso con Patrizia per la prima volta il sentiero a mezzacosta nella rupe di San Marino lato mare. Inizialmente sembrava semplice e tranquillo, ma da metà in poi qualche tratto di una certa difficoltà non ha mancato di sorprenderci. Fiatone. Belle visioni inedite delle torri e degli strapiombi calcarei. Termine del sentiero al palazzo della Tv sammarinese, come giustamente avevo preventivato.
Ritorno solito dal crinale e dal centro. Tempo impiegato 1 ora e tre quarti. Bel giro.

Totale 6 Km ca.

mercoledì 5 maggio 2010

Domenica 25 aprile - Casa ->Viserba

Giro da 6 Km molto interessante dato che include in un breve tratto vicino a casa numerosi topos ambientali. Partendo dalla strada trafficata, continuando con il bosco di conifere del vecchio deposito Sacramora sull'Adriatica, proseguendo con la spiaggia tra Viserba e Rivabella, per finire col lungofiume del Marecchia fino a casa.
Un giro breve e vario che è piaciuto anche a Patrizia, mia fedele compagna di passeggiata della giornata.

Totale 6 Km ca.

domenica 2 maggio 2010

Venerdì 30 aprile - Pedàso -> Porto d'Ascoli

E così ho terminato le Marche. Evvai!!! :)
Partenza da Pedàso alle 10 circa. Arrivo a Porto d'Ascoli alle 16.
Percorsa tutta la Riviera delle Palme: Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto. Magnifica visuale dalla spiaggia, con i vicini colli incoronati da centri ricchi di storia e resti di manieri raggiungibili facilmente da pittoreschi percorsi urbani e antiche scalinate. Il tutto generosamente incorniciato da palme a gogò.
Il lungomare di San Benedetto è considerato il più bel lungomare dell'Adriatico: come non confermare quando si hanno ancora negli occhi le splendide prospettive?...
La cadenza dialettale già molto diversa da quella romagnola e questa evidente ed ineludibile emergenza naturalistica "palmata", hanno fatto ai miei occhi, dell'intera zona, un'oasi esotica.

Totale 22 Km ca.

giovedì 8 aprile 2010

Mercoledì 7 aprile - Civitanova Marche ->Pedàso

Bel giro. Molto vario. Dalle spiagge stile romagnolo a quelle naturali semidesertiche. Falesie, fiumi da attraversare, tratti alternati a sassi e sabbie, scogliere a ridosso della ferrovia, passeggiate semiattrezzate, darsene, lungomari con palme prodromi della vicina San Benedetto del Tronto. Tempo impiegato 6 ore (14-20).

Totale ca. 27 Km.

martedì 6 aprile 2010

Sabato 3 aprile - Cascata dell'Acquacheta

Partenza ore 11 circa.
+ esplorazione Piana dei Romiti.
Finalmente vista e fotografata la cascata con un buon quantitativo d'acqua.
Ritorno molto stentato: non si arrivava mai.
Nella piana dei Romiti abbiamo cercato il sentiero per un ritorno alternativo ma non l'abbiamo trovato. Non è stato possibile attraversare il torrente. Alla fine è stata una fortuna visto che si sarebbe allungato il tutto di una decina di Km e, visto come siamo tornati (stanchi) dal solito percorso, forse sarebbe stata abbastanza dura.
Molta gente lungo il percorso.
Qualche tratto in discesa al ritorno è stato fatto di corsa e questo probabilmente ha influito non poco sull'affaticamento.

Totale ca. 13 Km.

mercoledì 31 marzo 2010

Mercoledì 31 marzo - Porto Recanati->Civitanova Marche

Camminata abbastanza tranquilla.
Ampi tratti costituiti da scogliere a ridosso della ferrovia.
A metà percorso ho incrociato una nutria morta sulla spiaggia. Pare che le nutrie siano infatti diffuse nella pianura padana e lungo l'Adriatico fino all'Abruzzo. Ne avevo viste altre due precedentemente, morte ai lati della strada nelle Valli di Comacchio, una vicino Spina e una vicino Porto Garibaldi. Allora le credevo, con raccapriccio, dei toponi mostruosi, con notevole preoccupazione da parte mia per il genere umano!!!  :D
Treno perso per un pelo alla stazione di Civitanova. Il successivo soppresso. Morale: partenza rimandata di oltre un'ora e mezza. Approfittato per fare un giretto a piedi in centro in mezzo ad una frequentatissima passeggiata.

Totale ca. 17 Km.

Lunedì 29 marzo - Casa->Ponte Verucchio

Partito con l'intenzione di arrivare a Ponte Verucchio dal sentiero sinistro e tornare a casa dal destro, ho realizzato solo metà percorso telefonando a Patrizia a Ponte Verucchio che mi è venuta a prendere in auto con la Catia.
Forse la causa è dovuta al fatto che la mattina ero partito due volte con abbigliamento non adatto facendo due noiosissimi ritorni a casa per cambiarmi. Prima per prendere il berretto ed un giubbotto più leggero, la seconda per tutto il resto. Il primo vero sole di primavera mi ha spiazzato completamente su come vestirmi. La maglietta ed i calzoncini corti era da 6 mesi che non li mettevo.

Totale ca. 17 Km.

mercoledì 17 marzo 2010

Lunedì 15 marzo - Imola->Bologna

Terminato il giro fino a Bologna.
Partenza ore 12,20, arrivo ore 20,20.
C'era ancora neve ai margini delle strade. Soliti problemi che si incontrano sulle strade molto trafficate camminando a stretto contatto con auto e mezzi pesanti.
Un pò di relax in questo senso è arrivato solo nell'ultimo tratto tra San Lazzaro e la stazione dove se non altro si era distratti da persone e negozi.
Abbastanza impegnativo. Il peso in più: discussioni familiari.

Totale ca. 35 Km.

lunedì 15 marzo 2010

Domenica 14 marzo Rimini->Riccione

Dopo pranzo giro da solo di 6 Km Via Emilia-Ponte di Tiberio-Via Marecchiese fino a casa di Patrizia.

Pomeriggio passeggiata sulla spiaggia con Patrizia. Partenza ore 16 da via Sinistra del Porto a Rimini. Arrivo in stazione a Riccione alle ore 19.

Note: molta gente in spiaggia a Rimini data la bella giornata. Già verso via Rimembranze situazione molto più tranquilla. Ultimo tratto di Riccione percorso attingendo al mio ampio repertorio musicale (!). Breve visita al negozio Tepepa in viale Ceccarini. Poi in stazione a mangiarsi una gustosa barretta di cioccolato con nocciole. Slurp!! Poi gelatino e ritorno in treno in piedi. Arrivati a Rimini breve sosta in negozio etnico. Poco interessante.

Totale ca. 6+12 Km

mercoledì 3 marzo 2010

Domenica 28 febbraio - da Zadina a Pinarella

Passeggiata breve con Patrizia nella pineta tra Zadina Pineta e Pinarella di Cervia.
Ritorno sulla spiaggia. Leggera foschia in lontananza.
Totale ca. 7 Km.

venerdì 26 febbraio 2010

25 giovedì - Faenza->Imola

Partenza ore 11. Arrivo 14,30.
Treno in ritardo di 40 minuti. Partenza alle 15,45.
Attesa in stazione a Imola da vero incubo.
Totale ca. 17 Km.

martedì 23 febbraio 2010

Sabato 20: Fiorenzuola di Focara

Breve sortita sotto Fiorenzuola di Focara con Patrizia per vedere se c'era ancora un pezzo di muro levigato dalle acque che pareva nella forma un grosso sasso ovaloide, ma che lasciava vedere orgogliosamente di cosa era fatto: malta e mattoni. L'avevo visto passando un mesetto prima in occasione della mia, mitica, Rimini-Fano all coast.
Purtroppo non c'era più, però è stata una buona occasione per fare un girettino di 3-4 Km. Gran parte dei quali rappresentati dalla discesa-salita di Fiorenzuola di Focara.

Note:
Piccola frana in un tornante in basso a causa delle recenti piogge.
Spiaggia piena di legna e di ogni genere di detriti.
Mare leggermente mosso che non consentiva la percorribilità della battigia nei punti più stretti.

Totale ca. 4 Km.

giovedì 18 febbraio 2010

Compleanno

Ieri festa di compleanno. Con molte sorprese. La più gradita è stata che Patrizia ha passato tutta la giornata con me, prendendo un giorno di riposo dal lavoro. Che onore!! :)

lunedì 15 febbraio 2010

Cesena-Faenza

Oggi Cesena->Faenza. Partenza a piedi dalla stazione di Cesena alle ore 10. Arrivo a Forlì alle 13,20 ed a Faenza alle 18.
8 ore di cammino per 35 Km circa.
Fermato per un giretto all'IperCoop di Cesena. Evitato il Bennet per stanchezza. Intermezzi tra le città piuttosto pesanti, per rumore, smog, traffico e mancanza di piste pedonali. Non ultima la lunghezza a perdita d'occhio dei rettilinei (Cesena-Forlimpopoli, Forlì-Faenza).
Partenza per il ritorno in treno ore 18,03, praticamente immediato. Ritorno a Cesena ore 18,30.

Note:
Forlimpopoli: casa-castello del 1850 circa. Sede di comando nel ventennio. Da vicino appare tutta l'artificiosità della costruzione finto medievale ed il maniero si gioca tutto il fascino che può suscitare guardandolo da una certa distanza seminascosto dal verde passando sulla via Emilia.
Ronco: la croce in un incrocio situato tra Forlimpopoli e Ronco, a ricordo di un lebbrosario la cui presenza è documentata dal 1290.
Forlì: monumento ai caduti in un piazzaletto poco visibile dalla via Emilia, dopo Ronco.
Forlì: osservato meglio monumento ai caduti, la colonna fascista in mezzo a piazza Della Vittoria: bombe a mano e spade "decorano" il cancello alla base. All'interno c'è una scala per salire. In alto avrebbe dovuto ardere una fiamma perennemente.
Forlì: sbirciato dentro Porta Schiavonia, quel che resta del sistema di mura di Forlì.
Faenza: Porta delle chiavi, con un'iscrizione dedicata alla visita di Giovanni Paolo II.
Faenza: Chiesa della Commenda documentata dal 1137. Abside con affreschi del quattrocento. Utilizzata agli inizi come ospizio per i pellegrini che andavano in Terra Santa.
Faenza: Piazza del Popolo in tutto il suo splendore.
Faenza: via Fanino Fanini.
Faenza: suggestivo esterno del Museo della Ceramica, al primo calar della luce.

Totale ca. 35 Km.